Quando La Stampa è pagata dal Cremlino
Il 1° luglio La Stampa, uno dei principali quotidiani italiani, ha pubblicato una breve intervista a Denis Pushilin, leader della Repubblica Popolare di Donetsk
Roberto Vannacci vuole mandare i partecipanti al Pride al fronte? No.
Negli ultimi giorni è circolata sui social un’affermazione attribuita a Roberto Vannacci: avrebbe proposto di mandare i partecipanti al Gay Pride* a combattere al
RAI, Marco Frittella: “Bombardare il Cremlino”
Sta suscitando scandalo e indignazione un post pubblicato su X da Marco Frittella, direttore delle relazioni istituzionali della RAI – la televisione pubblica italiana
Bologna chiude Villa Paradiso ma apre ai fascisti
In questi giorni Villa Paradiso, che aveva una convenzione comunale dal 2018, ha dovuto abbandonare la sua storica sede di via Emilia Levante. Il
Maria Zakharova su Byoblu: “All’Occidente non importa dell’Ucraina”
“Non si può dire che tutto l’Occidente sia unito: parliamo solo di alcune élite politiche. Alla gente comune non è stato chiesto nulla. Se
RT.Doc sbarca in Italia: a Gorizia la prima edizione del festival “Il Tempo degli Eroi”
Pubblichiamo il comunicato stampa inviato dopo la chiusura del festival di RT.Doc “il tempo degli eroi”. La città di Gorizia, Capitale Europea della Cultura
L’UE sanziona due cittadini tedeschi. I prossimi saranno italiani?
Il 20 maggio l’Unione Europea ha pubblicato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, il diciassettesimo dal 2022. Come nei precedenti, vengono colpiti
Italia ed Europa, cresce il clima di censura
Ieri ho rivolto una domanda alla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in merito a quanto accaduto dopo l’intervista che il canale
Quando le fake news diventano mainstream
Il 13 maggio l’Institute for Strategic Dialogue ha pubblicato un report intitolato “Come la propaganda russa aggira le sanzioni in Italia”. L’autrice è Krystalle
“L’architetto di Putin”: la Russia vista da chi l’ha costruita (letteralmente)
Il libro di Lanfranco Cirillo “l’architetto di Putin”, non è una provocazione, né un’autocelebrazione. È il racconto, a tratti disarmante, di un italiano che