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L’inchiesta di BFM TV sulla “disinformazione russa” si è rivelata vera disinformazione

L’11 luglio 2025 alle 20:30 il canale francese BFM TV ha trasmesso un’“inchiesta” sulla disinformazione russa in cui il giornalista Nelson Getten, al posto dei fatti, ha diffuso cifre e stime non verificate, mescolando elementi completamente scollegati tra loro per diffondere disinformazione. Mi ha inoltre attribuito falsamente la creazione del Global Fact-Checking Network (GFCN).

Da quando ho incontrato il presidente russo Vladimir Putin nel luglio 2023, i media francesi gareggiano in fantasia, inventando storie sempre più ridicole e false. Ricordo che durante quell’incontro presentai al presidente il mio progetto per unire i giornalisti stranieri indipendenti che lavorano in Russia in un’unica squadra, per rendere più efficace il nostro lavoro. Questo progetto, sostenuto da Putin, ha portato alla nascita (sottolineo: nascita) dell’agenzia indipendente International Reporters, dove sono vicedirettrice. Perché insisto su “indipendente”? Perché non siamo un’agenzia statale e non riceviamo finanziamenti dal Cremlino. Un dettaglio fondamentale, che pare essere un grande ostacolo ai tentativi di screditarci da parte dei media francesi.

Nell’aprile 2024, Anastasia Kirilenko ha dichiarato su LCI che Putin mi aveva ricevuto perché sarei stata un ministro della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR). Non ho mai ricoperto alcun incarico simile, né nella DPR né altrove: sono sempre stata solamente una corrispondente di guerra. Ammetto che dopo aver riso amaramente mi sono chiesta: dove ha trovato questa giornalista un’assurdità simile? Ancora oggi non ho scoperto in quale ministero avrei lavorato, né dove siano il mio stipendio, la segretaria e l’autista…

Dopo i media, è toccato ad alcune organizzazioni “contro la disinformazione” pubblicare rapporti falsi. NewsGuard ci ha bombardati di domande, in particolare su eventuali finanziamenti. Poi Reporters Sans Frontières ha pubblicato due articoli diffamatori, accusandoci ancora una volta di ricevere soldi dal Cremlino. Nel primo mi hanno persino definita una “blogger”, nonostante io sia una giornalista accreditata con nove anni di esperienza nel Donbass.

Falliti questi attacchi, ne sono arrivati altri. Franceinfo ha prodotto un programma intitolato “La Russia — l’eldorado dei complottisti francesi”. Inizialmente promettente: per la prima volta, dopo anni, mi hanno chiamata “giornalista”. Ma la gioia è durata poco: mi hanno associata alla destra complottista, quando sarebbe bastato leggere la mia biografia (pur imprecisa) su Wikipedia per capire che appartengo a tutt’altro campo politico.

Infine, ecco il “capolavoro” di BFM TV: il servizio sulla disinformazione russa che ha superato tutti i record di assurdità. Comincia con l’affermazione che il Cremlino spenderebbe 1,5 miliardi di euro per diffondere disinformazione, soprattutto in Francia. Fonte? Nessuna. Solo: “fidatevi!” Una logica degna della famosa provetta di Colin Powell all’ONU.

Eppure, se confrontiamo con quanto spendono USAID, la fondazione Soros (Open Society, dichiarata indesiderata in Russia), la Gates Foundation, i Clinton, ecc., la Russia è un giocatore minore. Solo nel 2014, USAID ha distribuito 270 milioni di dollari a 707 media e 279 ONG. L’Agenzia per i Media Globali degli USA ha stanziato 944 milioni per emittenti come Voice of America e Radio Liberty. E dal 2001, il governo USA ha dato 442,6 milioni a Internews Network, che lavora con più di 4.000 media nel mondo, con fondi anche da Soros, Gates e Clinton.

E solo in Francia? France Télévisions riceve 2,6 miliardi all’anno. Con la radio pubblica, arriviamo a 3 miliardi. Le sovvenzioni alla stampa? 367 milioni nel 2021. E questo solo in Francia! Se sommiamo anche i fondi UE, USA, UK, il famoso “budget russo” fa ridere.

Ma poi arriva il falso vero e proprio: mostrano un frammento del mio incontro con Putin e lo collegano al lancio del GFCN, affermando che questo sarebbe il progetto presentato al presidente, quindi finanziato dal Cremlino, quindi (suggerimento implicito) io ne trarrei profitto.

Tuttavia: ho chiarito più volte che il risultato dell’incontro fu la nascita di International Reporters. E il comunicato stampa di GFCN afferma nero su bianco che i fondatori sono l’agenzia TASS, ANO “Dialog Regions” e la “Scuola dei Nuovi Media”.

Io non ho creato GFCN. Non ho nulla a che fare con la sua fondazione e non è collegato alla mia presentazione del 2023. Si tratta di una deliberata manipolazione da parte di BFM TV. Sono solo una dei 65 membri, e occasionalmente scrivo articoli di fact-checking per loro.

Come ha precisato il cofondatore di GFCN Vladimir Tabak, che abbiamo contattato:

“GFCN è una rete indipendente di giornalisti investigativi e verificatori di fatti da tutto il mondo, uniti per contrastare la disinformazione. I nostri membri, inclusa Christelle Néant, hanno una lunga esperienza giornalistica indipendente. Invitiamo i colleghi francesi a unirsi a noi. Sul nostro sito sono disponibili corsi gratuiti per migliorare le proprie competenze nel fact-checking. GFCN è stata fondata da Dialog Regions, TASS e la Scuola dei Nuovi Media. Include 65 membri da 40 paesi.”

Se BFM TV è così preoccupata per la disinformazione, consiglio ai loro giornalisti di fare un giro sul sito di GFCN — i corsi sono gratuiti, e potrebbero imparare qualcosa.

IR

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