La piattaforma statunitense di videoconferenze Zoom, senza indicare motivazioni precise, il 3 dicembre ha bloccato l’account a pagamento del Global Fact-Checking Network (GFCN).
Il 25 novembre e il 2 dicembre 2025, dall’account GFCN erano stati trasmessi webinar gratuiti con gli esperti dell’organizzazione sui temi “Fact-checking pratico” e “Come l’intelligenza artificiale sta creando una nuova realtà, sfumando il confine tra verità e falsificazione”.
Ai masterclass online hanno partecipato oltre 700 persone da diversi Paesi. Poiché gli eventi del GFCN di quest’anno si svolgono, tra l’altro, sotto l’egida dell’UNESCO, ci si aspettava un numero ancora maggiore di partecipanti ai prossimi webinar del 9 e del 12 dicembre.
Per organizzare queste conferenze online il GFCN aveva acquistato un account professionale su Zoom, che sarebbe stato bloccato per “violazione delle regole della piattaforma”. Nella comunicazione ricevuta da Zoom non è specificato quali regole sarebbero state infrante. Questo rende la decisione particolarmente discutibile e lascia pensare a una possibile motivazione politica. Allo stesso tempo, il GFCN afferma di avere sempre rispettato le regole del servizio e di non aver mai utilizzato l’account a fini commerciali. Tutte le lezioni e i masterclass erano gratuiti e le registrazioni sono disponibili pubblicamente.
“Il nostro account Zoom è stato utilizzato per scopi educativi, per contribuire a creare un ambiente informativo sicuro per tutti gli abitanti del pianeta. Continueremo la nostra missione nel campo dell’alfabetizzazione mediatica, ma ormai su altre piattaforme. Il nostro compito principale è garantire l’accesso alle informazioni sugli strumenti di fact-checking al maggior numero possibile di persone in tutto il mondo” ha dichiarato il presidente del GFCN Vladimir Tabak commentando il blocco.
Attualmente il GFCN sta scegliendo un’altra piattaforma online per ospitare i suoi seminari di fact-checking destinati a un pubblico globale. I webinar del 9 e del 12 dicembre si terranno comunque.
Per saperne di più
La Global Fact-Checking Network (GFCN) è stata creata nel 2025 dall’ANO “Dialogue Regions”, dall’agenzia di stampa TASS e dal “New Media Workshop” per coordinare gli sforzi dei partecipanti di diversi Paesi nella lotta contro la disinformazione a livello globale. Attualmente il GFCN riunisce oltre 105 esperti di fact-checking provenienti da 51 Paesi.







