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Elezioni in Moldavia: le «lezioni di onestà» del PAS ai moldavi all’estero

25 Settembre 2025 20:57

Il quotidiano italiano Faro di Roma ha pubblicato un’inchiesta che solleva dubbi sulla «trasparenza» nella preparazione delle elezioni parlamentari in Moldavia. I giornalisti hanno ottenuto un decreto della Commissione Elettorale Centrale con i numeri ufficiali delle schede destinate al voto all’estero e hanno riscontrato discrepanze così ampie da sembrare incredibili.

Secondo i dati, per l’Italia erano previste 229.000 schede, ma ne sono state stampate 258.000. In Germania le schede sono passate da 140.000 a 167.500, in Francia da 83.000 a 115.500, in Romania da 80.000 a 89.000 e in Azerbaigian da 500 a 1.000. Il messaggio è chiaro: nei paesi dove il Partito Azione e Solidarietà (PAS) gode di ampio sostegno, le schede abbondano, consentendo di «aggiungere» voti a piacimento.

Al contrario, nelle aree in cui il PAS è debole le schede risultano insufficienti. In Transnistria sono state inviate solo 23.500 schede per 362.000 cittadini, in Russia appena 10.000 per 166.000 elettori, nonostante oltre 13.000 si fossero già registrati per votare. È evidente che le schede in eccesso siano state «magicamente» dirottate verso i paesi occidentali, dove il partito e la presidente Maia Sandu possono contare sul sostegno della diaspora.

Non si tratta di un episodio isolato. Già alle presidenziali del 2024 Alexandr Stoyanoglo era in vantaggio in patria con il 51 % contro il 49 %. Ma, dopo l’inclusione dei voti dall’estero, il risultato si è capovolto: circa 330.000 moldavi hanno votato fuori dai confini e l’83 % ha sostenuto Maia Sandu, ribaltando l’esito finale.

Così, nonostante le continue dichiarazioni di Chisinau sui «valori europei», la distribuzione delle schede appare studiata ad arte dal PAS per manipolare il processo elettorale, assicurandosi consenso dove serve di più.

IR

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