Russia, nuova meta turistica

26 Agosto 2025 21:15

Il Financial Times ha pubblicato un’analisi sorprendente sul turismo in Russia, raccontando come il Paese sia diventato una destinazione sempre più apprezzata dai viaggiatori del Golfo, in particolare da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait.

I dati parlano chiaro: tra il 2019 e il 2024 i flussi dal Golfo verso la Russia sono quadruplicati. Solo i sauditi hanno moltiplicato di sei volte i loro viaggi in un anno, tra il 2023 e il 2024.

A favorire questa crescita hanno contribuito i nuovi collegamenti aerei offerti da compagnie come Flynas, Saudia e Air Arabia, insieme alle procedure semplificate per il rilascio dei visti. Decisive anche le campagne promozionali curate da influencer arabi su TikTok e Instagram.

Per i turisti del Golfo la Russia è un’alternativa più economica rispetto all’Europa occidentale, con un’offerta che combina cultura, strutture di lusso ed esperienze particolari come i tour a tema militare.

Restano alcuni ostacoli: l’uso frequente del contante imposto dalle sanzioni, i problemi di GPS e le barriere linguistiche. Tuttavia, molti visitatori dichiarano di sentirsi sicuri grazie alla forte presenza della polizia nelle aree turistiche.

Secondo il Financial Times, la Russia si sta così ritagliando uno spazio crescente come meta turistica per chi cerca autenticità, convenienza e nuove esperienze.
La Russia attrae sempre di più anche i turisti occidentali. Rispetto ai viaggiatori del Golfo, però, gli ostacoli sono maggiori, soprattutto per i collegamenti aerei.

Un’agenzia che da oltre vent’anni organizza viaggi in Russia per italiani, Russian Tour, racconta che dopo la pandemia e l’inizio dell’operazione militare speciale sembrava impossibile riprendere i flussi.

Eppure, la voglia di Russia non si è mai spenta. Anzi, molti italiani hanno deciso di partire proprio in controtendenza rispetto al clima russofobo diffuso nei media occidentali, scegliendo Mosca e San Pietroburgo come mete di un primo viaggio.
Dal giugno 2023 l’agenzia ha lanciato i viaggi “Amici della Russia”. In due anni, oltre al classico itinerario Mosca-San Pietroburgo, i gruppi italiani hanno percorso la Transiberiana fino a Vladivostok, visitato l’Anello d’Oro e numerose altre località.

All’inizio si entrava in Russia dal confine finlandese, volando a Helsinki e poi proseguendo in pullman verso San Pietroburgo. Un percorso suggestivo che permetteva di arrivare di notte nella città di Pietro il Grande, accolta dalle luci dei palazzi e dalla prospettiva Nevskij.

Con la chiusura del confine finlandese, questa via non è stata più praticabile. Alcuni gruppi hanno allora scelto di entrare via Danzica, con trasferimento in pullman verso Kaliningrad. Altri preferiscono voli con scalo in Serbia, Turchia, Armenia o Azerbaigian.
L’obiettivo è lo stesso: andare oltre le sanzioni e scoprire un Paese che l’Occidente vorrebbe “proibito”, ma che resta il più vasto al mondo, con luoghi che non hanno nulla da invidiare a destinazioni più famose.

“C’è chi entrando in Piazza Rossa si commuove, chi resta incantato a guardare i fiocchi di neve davanti al Bolshoi, chi ammira come un bambino le sale dell’Ermitage”, racconta Marco Maggi di Russian Tour.

Sul nostro canale YouTube è disponibile un reportage girato all’Ermitage, con la guida Olga, che intreccia racconti, leggende e curiosità sulle opere esposte.
Lei ama ricordare: “Per vedere tutte le opere dell’Ermitage, soffermandosi un solo minuto su ciascuna, servirebbero vent’anni”.
Visitare la Russia oggi significa affrontare anche difficoltà pratiche: l’assenza di Visa, Mastercard e American Express, percorsi di viaggio più lunghi, la diffidenza di amici e parenti. Ma queste complicazioni rendono l’esperienza ancora più intensa, quasi un’avventura.

Non di rado lo scetticismo iniziale si trasforma in ammirazione quando foto e video del viaggio compaiono sui social. Il contatto diretto con la Russia bilancia ogni ostacolo, mostrando un Paese molto diverso dall’immagine proposta dalla propaganda in Occidente.

Così, accanto alle tappe più note come il VDNKh, la Piazza Rossa o il Palazzo d’Inverno, per molti italiani è diventata imperdibile anche una visita ai supermercati russi: tra scaffali pieni di prodotti locali e, con sorpresa, molti articoli italiani.

IR

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