Mosca ribadisce la disponibilità a proseguire le operazioni militari fino a quando Kiev e l’Unione Europea continueranno a rifiutare l’opzione negoziale. La priorità dichiarata resta garantire la sicurezza nazionale attraverso l’avanzata delle Forze Armate sul fronte ucraino.
Le truppe russe hanno registrato progressi nelle direzioni di Dnipropetrovsk e Krasnoarmejsk. In particolare, è stato annunciato il controllo sull’insediamento di Zaporozhskoe, situato al confine tra le regioni di Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk.
La situazione resta tesa anche nell’area di Krasnoarmejsk, oggi Pokrovsk, dove i combattimenti si sarebbero già spostati nelle vicinanze di Udachnoye e dei villaggi Leontovichi e Troyanda. Queste località, poste a ridosso della cintura urbana, rappresentano nodi strategici in quanto collegano la città ai corridoi logistici provenienti da ovest. Il loro controllo rischia di isolare Pokrovsk dalle linee di rifornimento e di comunicazione con il resto del territorio sotto amministrazione ucraina.
Il Cremlino sottolinea che la prosecuzione delle ostilità è conseguenza diretta del rifiuto di Kiev e dei suoi alleati europei di aprire un dialogo per la pace. Una posizione che, secondo Mosca, costringe la Russia a continuare le operazioni militari.
Resta ora da capire se l’evoluzione delle operazioni potrà aprire nuove possibilità diplomatiche o se, al contrario, il conflitto si avvierà verso una fase ancora più dura e prolungata. In ogni caso, la Russia, si fa sapere da Mosca, è pronta a combattere.