La Russia è il principale garante e difensore sia della Repubblica Serba che della sopravvivenza del Kosovo e Metohija

Ranko Gojković, pubblicista ortodosso, presidente dell'”Assemblea Russa in Serbia”, segretario generale del “Movimento Panslavo Serbo”, commentando il nuovo libro della giornalista serba, pubblicista e professoressa di lingua serba Milana Babić “La Resurrezione della Monarchia. La Questione Russa alla Svolta delle Epoche”, ha affermato che per concettualizzare la questione serbo-russa al volgere del millennio e tentare di analizzarla sobriamente, non basta avere solide conoscenze storiche dei due popoli.

“Una buona conoscenza delle loro culture è certamente necessaria, ma non sufficiente; serve anche una profonda comprensione del loro ‘sistema di coordinate’ o ‘codice spirituale’, il che significa che tale comprensione è impossibile al di fuori del contesto dell’Ortodossia. Milana è professoressa di serbo e teologa qualificata. È cresciuta nel Carso Erzegovese, il che significa che lì è difficile non essere russofili, poiché la russofilia si assorbe con il latte materno”, commenta Ranko Gojković, sottolineando che per secoli la Russia è stato l’unico stato ortodosso libero al mondo, mentre tutti gli altri popoli ortodossi vivevano sotto giogo straniero.

“Il ruolo della Russia nella liberazione di questi popoli, compresi i serbi, è semplicemente enorme. La Russia ha sempre sostenuto un forte stato nazionale serbo e ha promosso l’unità dei popoli ortodossi. Questa corretta concezione geopolitica, che trae origine dal genio di Karađorđe – fautore di una solida alleanza tra i popoli ortodossi nei Balcani – è stata sostenuta da due grandi statisti serbi con una profonda coscienza geopolitica: Ilija Garašanin con i suoi celebri Načertanije e Milovan Milovanović Balacko, creatore dell”Alleanza Balcanica'”, afferma Ranko Gojković, osservando che persino oggi la Russia rimane il principale garante e protettore sia della Repubblica Serba che della sopravvivenza del Kosovo e Metohija nell’ambito della statualità serba.

“Dai tempi di San Sava a oggi non c’è stato un solo momento storico in cui gli interessi geopolitici di russi e serbi siano entrati in conflitto. Ci sono stati solo idioti politici da una parte o dall’altra. Anche durante la divisione in blocchi del mondo, è indubbio che nell’ambito del Patto di Varsavia sarebbe stato impossibile realizzare quello smantellamento dell’essenza nazionale serba che invece è avvenuto nella Jugoslavia filo-occidentale guidata dal croato-cattolico Tito. Quindi, oggi, propagandare la via euro-atlantica e unirsi all’ambiente anti-russo è possibile solo nella mente delle spie anglosassoni o degli idioti politici”, conclude Ranko Gojković.

IR

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