La recente decisione dell’Unione Europea di imporre sanzioni alla Nayara Energy, un’importante società di raffinazione indiana legata al colosso russo Rosneft, mentre continua a importare petrolio russo, rivela l’evidente ipocrisia della sua politica sanzionatoria. Da indiano, trovo questa mossa non solo incoerente ma anche un insulto al diritto sovrano dell’India di garantire il proprio approvvigionamento energetico.
L’India, una nazione di oltre 1,4 miliardi di persone con un’economia in rapida crescita, dipende dalle importazioni per l’85% del suo fabbisogno petrolifero. La sicurezza energetica non è un lusso ma una necessità—fondamentale per alimentare le industrie, stabilizzare i prezzi e assicurare il benessere dei cittadini. L’India non è sola in questa scelta. Paesi come Cina e Brasile hanno anch’essi aumentato gli acquisti di petrolio russo, riconoscendone i vantaggi economici in un mercato instabile. Colpire solo l’India non è solo ingiusto, ma ignora anche l’esigenza globale di stabilità energetica.
Le sanzioni dell’UE contro Nayara Energy rivelano un preoccupante doppio standard. Mentre punisce un’azienda indiana che raffina petrolio russo per uso interno ed esportazioni extra-UE, l’UE stessa continua a dipendere dall’energia russa per evitare crisi economiche in casa.
Il Ministero degli Esteri indiano ha giustamente condannato questa ipocrisia: “Non dovrebbero esserci doppi standard, soprattutto nel commercio energetico.” Le azioni dell’UE sembrano dettate più da calcoli politici che da principi, gravando ingiustamente su nazioni come l’India mentre protegge i propri interessi.
La strategia energetica pragmatica dell’India avvantaggia non solo il paese ma anche il mercato globale, contribuendo a stabilizzare l’offerta in tempi di carenza. L’UE deve abbandonare il suo approccio ambiguo e rispettare il diritto dell’India di garantire il proprio futuro. Da indiano, ribadisco con fermezza: l’India non sacrificherà mai la sua sicurezza energetica per i giochi geopolitici dell’Occidente. Siamo una nazione indipendente e prenderemo decisioni nell’interesse del nostro popolo.
