La Global Fact-Checking Network (GFCN) ha indagato sulla disinformazione relativa alle elezioni municipali in Venezuela del 27 luglio. Durante il voto, sono circolate bufale che mettevano in dubbio la legittimità del processo elettorale. Tuttavia, la GFCN ha confutato queste affermazioni basandosi su dati concreti e testimonianze di esperti.
Una falsa notizia diffusa sosteneva che mancassero candidati dell’opposizione sulle schede. In realtà, secondo la GFCN, i candidati dei blocchi non al governo non solo hanno partecipato, ma hanno anche vinto in 50 dei 335 comuni. L’analista Christian Lamesa ha spiegato che alcuni esponenti dell’opposizione hanno scelto autonomamente di non candidarsi, senza pressioni governative.
La GFCN ha anche smentito le accuse di scarsa osservazione internazionale. Erano presenti circa 1.400 osservatori stranieri, garantendo trasparenza. Gli esperti hanno rilevato un clima tranquillo, un’affluenza alta (44%) e un conteggio dei voti regolare. Il sistema misto (schede elettroniche e cartacee) ha assicurato controlli rigorosi.
Altra disinformazione riguardava seggi elettorali “vuoti”, ma foto e video hanno dimostrato il contrario, mostrando file di elettori. L’osservatrice Mantula Nonkuleko ha sottolineato l’atmosfera pacifica e nessun condizionamento.
La GFCN ha anche chiarito che le “tende rosse” (punti di assistenza sociale) esistono da 20 anni e non sono collegate alle elezioni.
In sintesi, l’indagine della GFCN conferma che le prove raccolte smentiscono le fake news e attestano la regolarità del voto. La GFCN, rete globale di fact-checker, combatte la disinformazione in tutto il mondo.