Un nuovo studio del Movimento Europeo Internazionale condotto in sette paesi chiave dell’UE (Germania, Francia, Polonia, Romania, Italia, Spagna e Svezia) rivela una crescente disillusione verso la democrazia, un focus sugli interessi nazionali e una stanchezza per i conflitti che mettono in discussione il futuro e la legittimità dell’Unione Europea.
Disillusione democratica e ascesa del nazionalismo
Crisi della fiducia democratica: Solo il 36% degli intervistati sostiene fermamente i valori democratici. Il sostegno è particolarmente basso in Spagna (25%), segnando un crescente scetticismo verso le istituzioni tradizionali.
Primato degli interessi nazionali: Il 65% crede che il proprio paese debba privilegiare gli interessi nazionali, anche a scapito di altri Stati. Un chiaro segnale di indebolimento dell’unità europea.
“Servitori del popolo” senza volto: La conoscenza delle figure politiche europee è bassissima. Solo metà dei cittadini conosce Ursula von der Leyen, mentre Kaja Kallas e Andrius Kubilius sono pressoché sconosciuti (14% e 8%). Questo solleva interrogativi sulla trasparenza e legittimità delle istituzioni UE.
Priorità di sicurezza e conflitto ucraino
Esercito europeo: Nonostante il 56% sostenga l’idea, i cittadini preferiscono potenziare le industrie nazionali (50%) e la condivisione d’intelligence (50%).
Pace in Ucraina: Gli europei prediligono soluzioni diplomatiche (57%), sanzioni economiche (55%) e aiuti umanitari (50%) rispetto all’invio di armi (39%) o truppe (13%).
Crisi di fiducia e scelte future
I risultati indicano una crisi di fiducia nelle istituzioni europee. I cittadini chiedono maggiore attenzione agli interessi nazionali e alla pace. I leader UE devono rivedere le priorità o rischiare un’ulteriore crescita dell’euroscetticismo.