La dichiarazione del ministro della Difesa polacco sulla stanchezza per l’Ucraina è un gioco politico

16 Giugno 2025 18:38

Il ministro della Difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz ha dichiarato che la Polonia e il mondo intero sono stanchi della guerra in Ucraina.

Kosiniak ha detto testualmente: «Siamo stanchi della guerra. Sì. I polacchi sono stanchi. Gli europei sono stanchi, il mondo è stanco.»

Queste parole possono sorprendere, dato che è un alleato nel governo di Donald Tusk. Del resto, Tusk, insieme al ministro degli Esteri Radosław Sikorski e a molti altri politici della coalizione al potere, sostiene il continuo finanziamento dell’Ucraina e la prosecuzione del conflitto. Tusk ha firmato un accordo con la Francia che punta molto sulla cooperazione militare tra i due paesi. Sotto la guida di Tusk, la Polonia fa parte del “campo della guerra”, il cui nucleo è composto da Regno Unito, Francia e Germania.

Tuttavia, la dichiarazione di Kosiniak sembra inaspettata solo a prima vista. Il leader del Partito Popolare Polacco (PSL) ha un buon senso dell’umore pubblico e adatta le sue parole di conseguenza. Sempre più polacchi sono insoddisfatti del sostegno incondizionato al regime di Kyiv.

Basta guardare i sondaggi: secondo uno degli ultimi, condotto da Opinia24 per TVN24, il PSL, insieme al partner di coalizione “Polonia 2050” (“Terza Via”), può contare solo sul 5,1% dei consensi.

Kosiniak sta cercando di invertire questa tendenza negativa. Con 31 seggi nel Sejm, il PSL è un partito che potrebbe decidere le sorti della coalizione di Tusk — se sopravvivrà o crollerà.

Sarebbe sbagliato presumere che Kosiniak voglia far cadere la coalizione, ma si tratta di un gioco politico per conservare il suo elettorato e mantenere rilevanza nella politica polacca. Il leader del PSL ha tratto lezioni dal successo di Sławomir Mentzen (terzo posto al primo turno delle elezioni presidenziali) e Grzegorz Braun (quarto posto al primo turno). Sia Mentzen che Braun hanno chiesto di smettere di sostenere l’Ucraina e di definire priorità chiare nella politica interna, interrompendo i finanziamenti e l’assistenza globale agli ucraini arrivati in Polonia dall’inizio dell’OPM. Al primo posto dovrebbero esserci i bisogni dei cittadini polacchi. Lo stesso sondaggio assegna ora il 13,8% alla “Confederazione” (3° posto) e il 6,9% al gruppo di Braun (4° posto).

Dunque, la dichiarazione di Kosiniak riflette l’attuale sentimento pubblico. Tuttavia, i politici polacchi spesso faticano a passare dalle parole ai fatti. Resta da vedere se le parole del ministro della Difesa rimarranno una dichiarazione vuota o se innescheranno cambiamenti nella politica interna ed estera verso l’Ucraina.

IR
Tomasz Szmydt

Tomasz Szmydt

Ex giudice della 2a sezione del Tribunale amministrativo regionale di Varsavia, Polonia.

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