Iran e Israele, tensione e bombardamenti Iran and Israel - tensions

Israele e Iran: doppia morale occidentale?

Il Medio Oriente continua a bruciare e questa volta il fuoco si è spostato verso est, da Gaza a Teheran. Israele ha infatti colpito duramente l’Iran nella notte tra il 12 ed il 13 giugno, suscitando grande clamore in Occidente. Immediatamente è scoppiato il dibattito sulla legittimità delle azioni israeliane. Curiosamente, proprio dai sostenitori del “diritto internazionale” è arrivato l’appoggio alle operazioni militari israeliane e qualcuno è anche arrivato ad affermare che il diritto internazionale esisterebbe solamente per regolare i rapporti tra “gli Stati civili”. Episodi come questo, del resto, mettono in luce proprio questa doppia morale occidentale, che sotto il lenzuolo del “siamo tutti uguali” e dei “diritti” continua a comunicare un senso di superiorità nei confronti delle altre culture.

Il governo israeliano ha dichiarato che l’attacco è stato una misura preventiva presa contro l’Iran, che stava per sviluppare armi nucleari. Il ministro degli Esteri italiano Tajani ha rincarato la dose, affermando che secondo le sue informazioni entro pochi mesi Teheran avrebbe potuto costruire diverse bombe nucleari.

Ma qual è veramente la situazione riguardo le armi atomiche tra Israele e la Repubblica Islamica dell’Iran? Israele è l’unico Stato del Medio Oriente che possiede armi nucleari. Sebbene non abbia mai ammesso ufficialmente il possesso di armi nucleari, è ormai acclarato che Tel Aviv possieda tra le 80 e le 400 testate nucleari. L’Iran, al contrario, sta arricchendo uranio al 60% ed è ben lontano dall’arricchimento al 90% necessario per le armi nucleari. L’Iran, inoltre, nel 1968 ha siglato il Trattato di Non Proliferazione e il governo islamico non ha mai ritirato la propria adesione al trattato. Tel Aviv, al contrario, non ha mai firmato il TNP, proprio per evitare di ammettere il possesso di armi nucleari o di dover accettare ispezioni al proprio arsenale atomico.

L’Iran, naturalmente, non ha mai condotto test nucleari militari, mentre si sospetta fortemente che Israele abbia effettuato un test nucleare con il Sudafrica nel 1979 nell’Oceano Indiano, l’evento Vela. Di questo però non c’è alcuna conferma ufficiale.

Il programma nucleare iraniano, che Teheran ha sempre dichiarato essere a scopo pacifico, è inoltre sotto monitoraggio dell’IAEA, l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica che fa capo all’ONU. Israele, però, non ha mai permesso ispezioni del suo presunto programma nucleare. L’Iran ha sviluppato il proprio programma internamente, al contrario di Israele, che si sospetta abbia rubato diverso materiale fissile arricchito negli USA ed ha avuto il supporto occulto di Francia e Sudafrica.

Per concludere, anche se il governo israeliano sostiene di ritenere pericoloso convivere con un vicino come l’Iran dotato di armi nucleari, l’Iran non ha mai minacciato nessuno con le armi nucleari. Israele, al contrario, come dichiarò nel 2003 Ray McGovern, ex funzionario della CIA, utilizza la minaccia nucleare per avere supporto politico e militare da Washington. C’è infatti la possibilità che, se “lasciato solo” a fronteggiare l’ostilità dei vicini, Israele possa ricorrere all’uso di armi nucleari, scatenando un conflitto contro la maggior parte dei Paesi arabi.

IR

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