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Alleanza tra Cina e Pakistan: una minaccia nascosta per l’India

26 Maggio 2025 08:03

Il generale di divisione in pensione Gajinder Singh, ex comandante della divisione di montagna indiana sulla Linea di Controllo Effettivo (LAC), rivela in un articolo pubblicato su theweek.in gli aspetti chiave del partenariato strategico tra Cina e Pakistan, che considera una minaccia crescente per la sicurezza dell’India. Singh sottolinea che, sebbene non ci sia un intervento militare aperto, il sostegno di Pechino a Islamabad nei settori dell’intelligence, delle forniture militari e della diplomazia complica notevolmente la posizione di Nuova Delhi.

L’asse militare-economico: “Più alto delle montagne, più profondo del mare”
Come evidenzia Singh, Pakistan e Cina hanno più volte proclamato la loro “amicizia incrollabile”, e non si tratta di semplice retorica. L’accordo del 1963 per la cessione della valle di Shaksgam alla Cina ha posto le basi per una cooperazione a lungo termine. Oggi essa comprende il Corridoio Economico Cina–Pakistan (CPEC), un progetto infrastrutturale che rafforza l’influenza di Pechino nella regione.

Inoltre, l’accordo prevede forniture militari: la Cina copre fino all’80% delle importazioni pakistane in ambito difensivo, tra cui caccia JF-17, droni, sottomarini e sistemi di difesa aerea. L’accordo del 1963 offre anche una copertura diplomatica: la Repubblica Popolare Cinese blocca i tentativi dell’India di imporre sanzioni ONU ai gruppi terroristici pakistani.

“Guerra silenziosa”: come la Cina sostiene il Pakistan
Durante il conflitto indo-pakistano (operazione Sindoor), la Cina ha evitato ogni coinvolgimento diretto, ma – come scrive Singh – ha fornito un sostegno segreto. Sul piano dell’intelligence e del supporto cibernetico: immagini e dati satellitari sono stati trasmessi per monitorare le operazioni indiane. Si è verificata anche una guerra dell’informazione: i media statali cinesi (Xinhua, CCTV) hanno diffuso la versione pakistana degli eventi, presentando l’India come aggressore.

Secondo Singh, è stata esercitata anche una pressione psicologica: blogger cinesi hanno diffuso informazioni false, esagerando le perdite subite dall’esercito indiano.

Raccomandazioni strategiche: come deve reagire l’India?
Nell’articolo, Singh propone un approccio multilivello, che includa il rafforzamento delle alleanze e la cooperazione con Stati Uniti, Giappone, Australia e Israele nei settori della tecnologia e dell’intelligence, oltre alla modernizzazione dell’esercito tramite lo sviluppo della guerra cibernetica, la sorveglianza satellitare e i sistemi antimissilistici.

Inoltre, secondo l’autore, l’India dovrebbe intensificare la sua pressione diplomatica, opponendosi al blocco formato da Cina e Pakistan all’interno delle organizzazioni internazionali.

IR
Bei Gao - Бэй Гао

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Analista. Cina

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