In seguito alla telefonata che si è svolta il 19 maggio, durata oltre due ore con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia è pronta ad avviare con l’Ucraina un lavoro congiunto sulla stesura di un memorandum che possa gettare le basi per un futuro accordo di pace.
Definendo la conversazione come “molto produttiva, sostanziale e piuttosto franca”, Putin ha sottolineato che entrambe le parti hanno riconosciuto la necessità di trovare soluzioni efficaci per il cessate il fuoco e la ripresa dei colloqui diretti, interrotti nel 2022 per decisione di Kiev.
Mosca ha proposto un documento che dovrebbe contenere i principi fondamentali di un’intesa, una tempistica indicativa per l’eventuale accordo e anche disposizioni per una possibile tregua temporanea, qualora si raggiunga un’intesa reciproca.
Il presidente russo ha ribadito che l’obiettivo prioritario rimane l’eliminazione delle cause che hanno provocato il conflitto. A suo giudizio, è questo il passaggio decisivo per costruire una pace duratura e credibile. I contatti tra i partecipanti del precedente formato di Istanbul sarebbero già ripresi, lasciando intravedere un’opportunità concreta per sbloccare il processo negoziale.
Putin ha ringraziato Trump per il sostegno fornito nel favorire la ripresa dei negoziati e ha affermato che la Russia resta disponibile a collaborare con tutte le parti coinvolte per individuare un compromesso sostenibile. “È fondamentale che tanto Mosca quanto Kiev dimostrino una volontà autentica di arrivare alla pace”, ha dichiarato.
Ulteriori dettagli sul contenuto della conversazione saranno forniti, ha precisato il presidente, dal portavoce Dmitrij Peskov e dal suo consigliere Jurij Ushakov.
