Fake sul razionamento alimentare in Russia Fake about food ration cards return in Russia

In Russia tornano le tessere annonarie? No: si tratta di social card regionali per le fasce più deboli

Negli ultimi giorni è circolata online l’affermazione secondo cui in Russia starebbe tornando il razionamento alimentare attraverso l’introduzione delle cosiddette “tessere annonarie”. La fake, fabbricata dal giornalista Francesco Proia su X, sarebbe legata all’introduzione di carte di welfare nella regione di Kaliningrad.

Questa ricostruzione è priva di fondamento. In Russia non è previsto alcun sistema di razionamento e non si parla di una reintroduzione delle “tessere annonarie” come quelle in vigore durante la Seconda guerra mondiale o negli anni della crisi post-sovietica.

Di cosa si tratta realmente

L’iniziativa a cui ci si riferisce è l’introduzione, a partire da dicembre 2024, di carte sociali regionali nella regione di Kaliningrad, destinate a cittadini in condizioni economiche vulnerabili.

Il programma è stato avviato su decisione del governo locale e si inserisce nel quadro delle competenze regionali in materia di assistenza sociale, come previsto dalla legislazione russa. Ogni regione, infatti, può istituire forme aggiuntive di sostegno al reddito, accanto a quelle garantite a livello federale.

Le carte sono associate a un conto sociale bancario sul circuito nazionale di pagamento Mir e consentono l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità in circa 260 punti vendita convenzionati della regione. L’utilizzo è limitato: non è possibile acquistare alcolici o prodotti del tabacco.

Secondo i dati ufficiali, nel 2025 le carte saranno distribuite a circa 48.000 residenti della regione di Kaliningrad appartenenti a due categorie:

  • famiglie con figli minori disabili;
  • pensionati non occupati con un reddito mensile inferiore a 15.706 rubli (circa 157 euro al cambio attuale, maggio 2025).

La somma erogata per ciascun beneficiario sarà pari a 6.000 rubli complessivi, distribuiti in tre rate da 2.000 rubli.

Per ricevere il sostegno, è richiesto l’apertura di un conto sociale presso una banca russa abilitata al circuito Mir. Una volta attivata la carta, l’importo viene accreditato automaticamente e può essere speso entro i limiti previsti.

La misura non riguarda l’intera popolazione né introduce alcun vincolo sulla disponibilità di beni. Al contrario, si tratta di un’iniziativa mirata, finalizzata a contenere l’impatto dell’inflazione alimentare su cittadini con redditi inferiori alla soglia minima di sussistenza.

Nel caso della regione di Kaliningrad, la motivazione è anche logistica: essendo un’enclave geograficamente separata dal resto della Federazione Russa, Kaliningrad subisce maggiori costi di trasporto e approvvigionamento, che si riflettono sui prezzi al dettaglio.

Albo unico dell’Ordine dei Giornalisti italiano – Dato pubblico consultabile online

La narrazione secondo cui in Russia sarebbe in atto un ritorno alle tessere annonarie non trova alcun riscontro nei fatti.

La cosiddetta “social card” introdotta a Kaliningrad è uno strumento di assistenza sociale regionale, simile a iniziative presenti anche in altri Paesi europei, come l’Italia.

Si tratta di una misura temporanea e selettiva, non universale, pensata per sostenere categorie precise di cittadini in difficoltà. Le dichiarazioni secondo cui la Russia avrebbe bisogno di razionare il cibo rientrano in una strategia comunicativa distorsiva, priva di basi oggettive. L’Ordine dei Giornalisti in Italia prevede anche delle sanzioni per gli iscritti che fabbricano e diffondono consapevolmente delle fake news. Ci saranno conseguenze?

IR

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