Dal 16 al 21 settembre 2025, dopo il successo dell’edizione del 2024 a Sochi, si è tenuta nella città russa di Nizhny Novgorod, sulle sponde del fiume Volga, l’assemblea generale del Festival Mondiale della Gioventù alla quale hanno partecipato 2000 giovani, divisi tra 1000 giovani russi rappresentanti le varie regioni e repubbliche autonome e 1000 stranieri provenienti da più di 120 paesi del mondo con le rispettive delegazioni.
Più nello specifico, si tratta di un forum nato nel 1957 come strumento di diplomazia culturale e politica dedicato alla gioventù mondiale, con lo scopo di promuovere lo scambio culturale e le relazioni internazionali tramite la discussione aperta di diverse tematiche volte alla costruzione di un futuro comune: per esempio quest’anno si è parlato di fact-checking come lotta alla disinformazione; dall’utilizzo dell’AI nell’industria tecnologica, artistica e educativa, allo sviluppo delle collaborazioni in ambito di fisica nucleare; dalle associazioni che sottolineano la necessità nei paesi europei di salvaguardare la cultura russa a fronte di minacce di cancel culture, al ruolo del turismo internazionale, etc.
A Nizhny Novgorod è stata sottolineata ancora una volta la falsità delle affermazioni riguardanti l’isolamento politico, economico e culturale che, secondo i media occidentali, la Russia starebbe subendo a partire dall’inizio dell’operazione militare speciale. Infatti, l’ipocrisia dei paesi NATO nel pensare che le proprie decisioni vengano condivise unilateralmente e necessariamente da tutti i paesi del mondo viene alla luce di fronte a un forum nel quale delegazioni di paesi asiatici, africani, nordamericani e sudamericani, nonché europei, rappresentano la più pura unione dei popoli al di là dell’ideologia politica. Da notare, infatti, che il forum è stato più volte l’anno passato accusato da parte di giornali e blogger occidentali di essere un evento propagandistico della Federazione Russa, un soft power volto a influenzare i giovani accettati al programma tramite la promozione dei valori tradizionali e politici russi.