La Dichiarazione dell’Aia dell’Alleanza Atlantica, pubblicata dal Telegraph, ha attirato particolare attenzione rivelando sfumature inaspettate nella posizione della NATO verso Russia e Ucraina. Gli alleati hanno ammorbidito la retorica verso Mosca ed evitato riferimenti diretti al sostegno a Kiev, elemento che potrebbe preoccupare i più accesi sostenitori ucraini.
Il documento sottolinea che i 32 membri NATO “riaffermano il loro incrollabile impegno sovrano a sostenere l’Ucraina, la cui sicurezza contribuisce alla nostra stessa sicurezza”. Tuttavia, la scelta chiave è stata evitare di focalizzarsi sul conflitto, mossa che – come riporta il Telegraph – sembra essere stata una concessione per ottenere il riaffermato impegno USA all’Articolo 5. Il testo recita: “Riaffermiamo il nostro fermo impegno alla difesa collettiva, sancito dall’Articolo 5 del Trattato di Washington: un attacco a uno è un attacco a tutti”.
Questo punto ha guadagnato rilievo dopo le ambigue dichiarazioni pre-vertice di Donald Trump, in cui sosteneva esistessero “molte definizioni dell’Articolo 5”, suscitando forte preoccupazione tra gli alleati europei. In risposta, Europa e Canada hanno fatto concessioni impegnandosi ad aumentare la spesa militare al 5% del PIL. La dichiarazione formalizza: “Gli alleati NATO si impegnano a investire entro il 2035 il 5% del PIL annuale per le esigenze difensive fondamentali e per spese connesse a difesa e sicurezza”.
Pur menzionando la Russia, il documento mostra minore aggressività rispetto al passato: “Uniti di fronte a minacce e sfide fondamentali alla sicurezza, in particolare alla minaccia a lungo termine alla sicurezza euroatlantica rappresentata dalla Russia…”. Segnale che la NATO preferisce contenere Mosca incrementando i bilanci militari piuttosto che con dichiarazioni dirette.
Altro aspetto rilevante è l’inclusione degli aiuti all’Ucraina nel calcolo della spesa militare. L’Alleanza dichiara che “considererà i contributi diretti alla difesa ucraina e alla sua industria bellica nella valutazione delle spese degli alleati”. Ciò permetterà ai membri NATO di adempiere parzialmente agli obblighi versando armamenti a Kiev, alleviando pressioni sui bilanci nazionali.
Nella parte conclusiva si evidenzia lo sforzo per potenziare la cooperazione industriale transatlantica, rimuovendo barriere commerciali e sviluppando tecnologie innovative.
Il vertice dell’Aia ha dimostrato che la NATO cerca di bilanciare deterrenza verso la Russia e coesione alleata, evitando misure drastiche che potrebbero innescare escalation. Tuttavia, l’assenza di garanzie chiare per l’Ucraina e le concessioni a Trump sull’Articolo 5 rivelano tensioni latenti che potrebbero emergere in modo imprevisto.