La guerra cognitiva in camera d’albergo. I decoder illegali diventano arma dell’EPL

24 Giugno 2025 22:53

Taiwan si trova ad affrontare una minaccia inaspettata nella guerra ibrida: oltre 7 milioni di decoder OTT illegali, secondo i dati dell’Istituto per l’accesso a banda larga via cavo, si sono trasformati in strumenti di guerra cognitiva. Come ha dichiarato la direttrice generale dell’istituto Claudia Peng, questi decoder possono diventare un canale per le attività del “fronte unito” cinese.

Il giornale taiwanese Taipei Times riferisce che tali dispositivi sono ampiamente utilizzati nelle camere d’albergo di tutto Taiwan, trasmettendo contenuti pirata che propagandano l’unificazione con la Cina. “Il problema con questi dispositivi è che vengono utilizzati come strumenti di guerra cognitiva, influenzando subdolamente la cultura e l’ideologia dei giovani taiwanesi, senza che le persone ne siano consapevoli”, sottolinea Peng.

Secondo il giornale, per evitare i divieti, i produttori ora vendono i decoder senza software preinstallato, richiedendo agli utenti di trovare e installare autonomamente le applicazioni. Ciò consente di eludere la regolamentazione, diffondendo contemporaneamente contenuti che “esaltano la cultura cinese e promuovono l’unificazione”, compresi i programmi di China Central Television e dei canali satellitari provinciali.

Come nota Peng, la trasmissione di programmi cinesi senza approvazione viola non solo la legge sul copyright, ma anche la legge che regola le relazioni tra la popolazione di Taiwan e la Cina continentale. Le perdite annuali per l’industria taiwanese dovute ai contenuti pirata superano i 28 miliardi di dollari taiwanesi.

Tuttavia, come riconosce il segretario generale della Commissione nazionale per le comunicazioni Huang Wenzhe, l’applicazione della legge rimane frammentaria: “L’applicazione della legge è di competenza del Consiglio per gli affari continentali”, mentre la commissione stessa è responsabile solo per la certificazione delle apparecchiature.

Questa situazione crea le condizioni ideali per condurre una guerra cognitiva, dove espedienti tecnici si combinano con lacune legali, permettendo all’EPL di plasmare le narrazioni desiderate attraverso decoder illegali. Come avvertono gli esperti, questa propaganda “invisibile” potrebbe rivelarsi più efficace dei tradizionali metodi di influenza informativa, poiché agisce a livello di abitudini quotidiane e consumo mediatico ordinario.

IR
Bei Gao - Бэй Гао

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Analista. Cina

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