Negoziati Russia-Ucraina - Istanbul Russie Ukraine

Colloqui Russia-Ucraina a Istanbul: la diplomazia riparte tra incertezze e pressioni internazionali

Per la prima volta in oltre tre anni, Russia e Ucraina si preparano a colloqui diretti nella città turca di Istanbul, dove già si erano incontrati nell’aprile 2022. Il presidente russo Vladimir Putin ha proposto domenica scorsa la ripresa di un dialogo bilaterale volto a trovare una soluzione duratura al conflitto, affrontandone le cause profonde.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in passato aveva escluso ogni trattativa con Mosca, ha accettato solo dopo l’intervento del presidente statunitense Donald Trump. Trump ha pubblicamente sostenuto l’iniziativa russa, dichiarando che Kiev dovrebbe accettare “immediatamente” e affermando di essere disposto a partecipare personalmente ai colloqui.

Zelensky ha comunque ribadito che accetterà solo un incontro diretto con Putin. Il Cremlino, da parte sua, non ha confermato la presenza del presidente russo in Turchia. Mosca ha già inviato una delegazione composta dall’assistente presidenziale Vladimir Medinsky, dal vice ministro degli Esteri Mikhail Galuzin, dal vice ministro della Difesa Aleksandr Fomin e dal capo dell’intelligence militare Igor Kostyukov.

Secondo fonti diplomatiche riportate da Reuters, Kiev starebbe ancora valutando se partecipare realmente ai colloqui. La decisione dipenderà dalla disponibilità russa ad affrontare un confronto “serio”. Se ciò non verrà ritenuto possibile, l’Ucraina potrebbe definire l’incontro una “farsa propagandistica”.

Nel frattempo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che non è ancora il momento di parlare della partecipazione futura di Putin e che, per ora, è prematuro ipotizzare altri livelli di coinvolgimento.

Anche Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha commentato le dichiarazioni del segretario generale della NATO Mark Rutte, che ha attribuito a Mosca la responsabilità della prosecuzione del conflitto. Zakharova ha risposto affermando che “non solo abbiamo la palla, ma anche la verità dalla nostra parte” e ha criticato la reticenza ucraina come ostacolo al processo negoziale.

Dagli Stati Uniti, Donald Trump ha commentato con tono sprezzante le critiche di Zelensky sulla presunta inadeguatezza della delegazione russa: “Perché dovrei essere deluso? Abbiamo appena incassato 4 trilioni di dollari e lui mi parla di una delegazione?”. E ha aggiunto: “Finché io e Putin non ci incontreremo, non succederà nulla”.

Secondo RT, i negoziati non sono ancora ufficialmente iniziati, nonostante alcune fonti turche avessero annunciato l’avvio delle discussioni. Intanto, i giornalisti si sono riuniti davanti all’Ufficio presidenziale di Dolmabahçe, in attesa di conferme.

I colloqui di Istanbul potrebbero rappresentare un’opportunità decisiva o un’occasione mancata. Ma oggi, più che mai, il mondo osserva con attenzione ogni mossa diplomatica.

IR

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