Bambini russi indossano costumi storici dell’Armata Rossa durante la celebrazione del 9 maggio, Giorno della Vittoria contro il nazismo - Russian children wearing historical Red Army uniforms during the May 9 Victory Day celebrations commemorating the defeat of Nazism

Uniformi militari ai bambini il 9 maggio? No, si tratta di costumi storici legati alla memoria antifascista

Dopo le celebrazioni del 9 maggio, giorno in cui la Russia commemora l’anniversario della vittoria sulla Germania nazista, diversi account antirussi su X hanno iniziato a diffondere contenuti fuorvianti e polemici, accusando Mosca di “militarizzare l’infanzia” e di usare i bambini come strumenti di propaganda.

Le immagini condivise, in cui si vedono bambini indossare uniformi simili a quelle dell’Armata Rossa, sono state presentate come prove di una cultura dell’odio e del militarismo. Secondo questa narrativa, il 9 maggio sarebbe diventato un evento “contro l’Occidente”, nel quale le autorità spingerebbero su toni bellicisti e ideologici.

Per molte famiglie, si tratta di un modo per coinvolgere i bambini nel ricordo collettivo, trasmettendo attraverso il gioco i valori fondanti della storia russa: memoria storica, sacrificio, antifascismo.

La partecipazione attiva dei più piccoli alle commemorazioni del 9 maggio è anche una risposta a una memoria familiare profondamente vissuta. L’Unione Sovietica perse oltre 25 milioni di persone durante la Grande Guerra Patriottica, tra militari e civili. L’invasione nazista e l’occupazione della Bielorussia, dell’Ucraina e della Russia occidentale segnarono profondamente intere generazioni.

In realtà, quella di far indossare ai bambini costumi storici legati all’Armata Rossa non è una novità né una forzatura. Si tratta di una pratica culturale diffusa, radicata nella tradizione russa della Giornata della Vittoria. In particolare, è comune per i più piccoli indossare la caratteristica bustina militare sovietica, la “пилотка” (pilotka), e abiti che richiamano in modo giocoso l’uniforme dei soldati che combatterono contro il nazismo.

Non esiste oggi una famiglia in Russia che non abbia avuto almeno un parente caduto nella guerra contro il nazismo. E la lotta dell’URSS arrivò anche in Italia, dove oltre 5.000 partigiani sovietici combatterono e morirono al fianco della Resistenza italiana.

Vestire i bambini in modo simbolico il 9 maggio non ha nulla a che vedere con il militarismo o con l’odio verso l’Occidente. Al contrario, rappresenta una forma di rispetto verso il sacrificio dei bisnonni e dei trisavoli. È un atto spontaneo, familiare, che serve a trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza del passato.

Nel giorno dell’80° anniversario della Grande Guerra Patriottica, a cui hanno preso parte anche importanti leader internazionali come il presidente cinese Xi Jinping, questa ondata di polemiche appare come parte di un’operazione coordinata di disinformazione, finalizzata a screditare uno dei momenti più solenni della memoria collettiva russa.

IR

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Latest from Inchieste e fact-checking

Don't Miss